Medico di Guardia medica che non effettua visita domiciliare: reato di omissione d’atti d’ufficio
Corte di Cassazione sentenza n.45057/2022 La necessità e l’urgenza di effettuare una visita domiciliare è rimessa alla valutazione discrezionale del sanitario in servizio di guardia medica, fermo restando che tale valutazione non può prescindere dalla conoscenza del quadro clinico del paziente, acquisita attraverso la richiesta di indicazioni precise circa l’entità della patologia dichiarata. Lo ha stabilito la Cassazione che ha confermato la pronuncia con la quale la Corte di appello di Torino aveva ritenuto responsabile del reato di omissioni di atti di ufficio (art. 328 cod. pen.) un medico di continuità assistenziale che si era rifiutato di recarsi presso il domicilio di una paziente anziana, impossibilitata a muoversi e con…
TSO per malattia mentale: presupposti per la liceità
CORTE DI CASSAZIONE CIVILE Sez. 3^, 11 gennaio 2023, Ordinanza n. 509 Nonostante, dal punto di vista normativo, un paziente sia considerato, secondo una visione dicotomica, capace oppure incapace, la realtà clinica suggerisce che possano esistere degli spazi di autonomia e libertà decisionale residui anche in pazienti sottoposti a TSO. Posto che il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) è un evento terapeutico straordinario, finalizzato alla tutela della salute mentale del paziente, che può essere legittimamente disposto solo dopo aver esperito ogni iniziativa concretamente possibile, sia pur compatibilmente con le condizioni cliniche, di volta in volta accertate e certificate, in cui versa il paziente, ed ove queste lo consentano, per ottenere il…
L’obbligatorietà del vaccino non esclude la necessità di raccogliere il consenso informato
Corte Costituzionale sentenza n. 14 (data ud. 30/11/2022) Premessa la rilevanza della raccolta del consenso anche ai fini di un’adeguata emersione dei dati essenziali per una completa e corretta anamnesi pre-vaccinale, destinata, tra l’altro, a valutare l’eleggibilità del soggetto interessato alla vaccinazione – la natura obbligatoria del vaccino in esame non esclude la necessità di raccogliere il consenso informato, che viene meno solo nei casi espressamente previsti dalla legge, come disposto dal comma 1 dell’art. 1 della citata L. n. 219 del 2017. L’obbligatorietà del vaccino lascia comunque al singolo la possibilità di scegliere se adempiere o sottrarsi all’obbligo, assumendosi responsabilmente, in questo secondo caso, le conseguenze previste dalla legge.…
IL PROFESSIONISTA DEVE SUPERARE LA PRESUNZIONE DELLA ‘COMPLICANZA’
TRIBUNALE di ROMA – Sezione XIII – sentenza del 29 dicembre 2022 E’ il professionista che deve superare la presunzione che le “complicanze” sono state determinate da omessa o insufficiente diligenza professionale o da imperizia dimostrando che sono state prodotte da un evento imprevisto ed imprevedibile secondo la diligenza qualificata in base alle conoscenze tecnico scientifiche del momento. Il medico andrà esente da responsabilità solo se fornisce la prova rigorosa di aver tenuto una condotta conforme alle leges artis, restando a tale fine irrilevante che l’evento indesiderato sia classificato quale complicanza e che l’evento di danno sia in astratto imprevedibile ed inevitabile, giacché quel che rileva è se fosse prevedibile…
Medico temporaneamente adibito ad altra area di attività: restituzione indennità percepita per servizio E.S.T.
E’ in contestazione l’obbligo del ricorrente di restituire somme percepite a titolo di indennità ex art. 29 dell’AIR Calabria, somme percepite indebitamente in quanto trattasi di indennità spettante soltanto agli operatori che lavorano o sono utilizzati nel servizio EST (emergenza sanitaria territoriale)Tribunale di Cosenza sent. 23072020
R.I.A.: criteri di calcolo
Tribunale di Pistoia sent. 23072020 Anche allorquando si parla di RIA “in godimento”, il riferimento non può essere altro che quello alla anzianità spettante sull’orario contrattualizzato e non, invece, ad un qualsiasi emolumento che, occasionalmente, possa essere percepito in uno o altro mese. In realtà l’art.30, comma 2, del D.P.R. n. 500 del 1996 salvaguarda alla data del febbraio del 96 la RIA maturata per i medici convenzionati, ma non ha previsto la funzione di far coincidere il maturato economico con la base di calcolo per la retribuzione in ipotesi di trasformazione del rapporto da convenzionale in subordinato, sulla base delle ore indicate in una determinata mensilità.
Corso di formazione in medicina generale: ammissione in soprannumero
L’ammissione in sovrannumero ai corsi di formazione specifica in medicina generale, per i medici in possesso degli specifici requisiti della norma, non è subordinata al rispetto di alcun quoziente numerico né può essere soggetta ad una procedura selettiva: l’ammissione discende, una volta verificata la sussistenza dei requisiti prescritti, sic et simpliciter dalla domanda di partecipazione in soprannumero TAR Calabria sentenza n. 1250
Il medico sostituto di continuità assistenziale produce reddito di lavoro autonomo
Agenzia delle Entrate risposta a Interpello n. 414 del 25 settembre 2020 L’attività di medico sostituto di continuità assistenziale, iscritto all’albo professionale, è riconducibile all’esercizio di una attività professionale abituale e, pertanto, inquadrabile quale reddito di lavoro autonomo, i cui compensi rilevano tra i redditi professionali. Se invece trattasi di attività occasionale i compensi rilevano tra i redditi diversi.
Basilicata, l’accordo integrativo per la medicina generale non è «attaccabile»
Leggi Pubblicazione SANITA24 del 22052017
Specializzandi ante 1983 e le risposte del Parlamento
Leggi articolo-sole24oresanita