Danno da perdita di chances : grava sul lavoratore l’onere della prova
Tribunale di Ascoli Piceno – Sez. lavoro – Sentenza del 14.03.2016 Per costante orientamento della giurisprudenza di legittimità in tema di risarcimento danno da perdita di chances, è sul lavoratore che grava l’onere di provare, sia pure in via presuntiva e probabilistica, la concreta possibilità di essere selezionato ed il nesso causale tra inadempimento ed evento dannoso, attraverso l’allegazione e la prova
Medico di base e scelta in deroga: consenso del medico
T.A.R. Piemonte Torino Sez. I, Sentenza n. 41 In presenza del consenso del medico, del rispetto del limite del 5% del massimale di pazienti in deroga, a fronte di una richiesta motivata con l’esigenza di proseguire “il rapporto fiduciario”, la Commissione doveva solo valutare se fosse fondata la richiesta.
Esercizio di attività sanitaria: l’autorizzazione non ha limiti di tempo e può essere revocata solo per il venir meno dei requisiti
Consiglio di Stato, sez. III sentenza n. 1258 Poiché l’autorizzazione concerne l’erogazione di prestazioni a totale carico dell’utente privato e non comporta oneri finanziari per il bilancio regionale, a differenza di quanto accade alle strutture sanitarie accreditate che erogano prestazioni a carico del Servizio sanitario pubblico ,
Perdita della possibilità di arricchimento culturale e professionale: risarcimento
T.A.R. Campania Sentenza N. 01353/2016 Atteso che il diritto allo studio rientra tra i diritti i che, contribuendo “al pieno sviluppo della personalità umana”, sono meritevoli di tutela quantomeno ai sensi degli artt. 3 e 34 della Costituzione, la preclusione allo svolgimento dello stesso deve dunque ritenersi risarcibile sub specie di danno non patrimoniale, ai sensi dell’art. 2059 c.c., norma che, alla stregua della interpretazione costituzionalmente orientata di cui alla pronuncia delle Sezioni Unite della
Incarichi di sostituzione degli specialisti ambulatoriali: criteri
T.A.R. Puglia sentenza N. 184/2016 La procedura di conferimento di incarichi ambulatoriali prevista da un Accordo Collettivo Nazionale, risolvendosi nell’individuazione degli aventi diritto secondo un ordine di priorità determinato, non costituisce il frutto di una vera e propria scelta comparativa “di carattere concorsuale”, in quanto non caratterizzata dallo svolgimento di prove o selezioni sulla base di una “lex specialis”, da valutazioni tecniche e dalla
M.M.G. e cessazione del diritto al compenso per decesso del paziente
Cassazione civile – Sez. lavoro – Sentenza n. 20737 La Corte ha già avuto modo di affermare che in base al D.P.R. n. 484 del 1996, art. 28, (analogo testo è nel D.P.R. n. 314 del 1990, art. 16, comma 2), la revoca della scelta del medico convenzionato per morte dell’assistito “ha effetto dal giorno del decesso” e che l’Amministrazione è tenuta a comunicare la revoca al medico interessato entro un anno dall’evento. Ciò si interpreta nel senso che il diritto dei sanitari
Responsabilità medica e Legge Balduzzi: colpa lieve e limitazione della responsabilità in caso di condotta professionale conforme alle Linee guida
Corte di Cassazione Penale sentenza n. 23283 La Corte ha stabilito che la legge 8 novembre 2012, n.189 trova applicazione anche nei procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della legge. Che la limitazione di responsabilità medica non può essere confinata alle sole ipotesi di imperizia ma può concernere anche profili di colpa per negligenza o imprudenza, purché la condotta tenuta sia conforme alle linee guida e alle buone pratiche
Commissioni di concorso e accertamento del possesso dei requisiti dei concorrenti
T.A.R. Toscana Firenze Sez. I, Sentenza n. 1101 Il Collegio osserva che nei casi in cui l’attività preparatoria del conferimento dell’incarico si sia tradotta in una valutazione di titoli con attribuzione di punteggi e formazione di una graduatoria o, comunque, in una effettiva comparazione del merito dei candidati, è ravvisabile la caratterizzazione tipica della procedura selettiva sia sul piano procedimentale che su quello della valutazione dei concorrenti, sotto il profilo della maggiore o minore idoneità all’esercizio delle funzioni da assegnare
Disparità di trattamento tra strutture pubbliche e private in assenza di fissazione di tetto di spesa
T.A.R. Campania sentenza n. 1285 In sede di programmazione della spesa sanitaria, è coerente la scelta dell’amministrazione di individuare tetti di spesa relativi alle prestazioni erogate dai gestori privati, perché ciò costituisce garanzia minima di una complessiva tenuta finanziaria del sistema sanitario. Tale assetto non comporta alcuna disparità di trattamento tra strutture pubbliche e private o violazione dei principi di parità e libera concorrenza che governano il settore
Dirigente medico che rilascia certificato per porto d’armi: legittimità del licenziamento
Cassazione civile, sez. lav., 30/05/2016 n. 11130 Legittimo il licenziamento del dipendente medico ASL che, nell’ambito della sua attività libero professionale extramoenia, rilasci un certificato medico per l’autorizzazione al rilascio del porto d’armi. Nel contempo si esclude che tale accertamento possa essere effettuato al di fuori della struttura abilitata.